Descrizione
È stato presentato ieri, nella sede della Fondazione Caetani a Tor Tre Ponti, il nuovo protocollo d’intesa che ha già dato il via a una rinnovata e promettente stagione di ricerche archeologiche nel sito di Tres Tabernae, antica mansio romana lungo l’Appia e luogo di straordinario valore storico, culturale e spirituale.
Proprio a Tres Tabernae (come documentato dagli Atti degli Apostoli) l’apostolo San Paolo, in viaggio verso Roma, fu accolto da un gruppo di cristiani: un episodio che lega profondamente questo luogo alla memoria delle origini del Cristianesimo.
Il nuovo accordo è stato siglato da Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle province di Frosinone e Latina, Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana, Diocesi di Latina, Terracina, Sezze e Priverno, Comune di Cisterna di Latina, Fondazione Roffredo Caetani.
Questa partnership straordinaria punta a valorizzare il territorio attraverso un sistema integrato di collaborazione, che coinvolge Tres Tabernae, Palazzo Caetani e il Giardino di Ninfa, in un racconto unitario della storia pontina, tra archeologia, natura e spiritualità.
Si tratta di una task force per la ricerca, la tutela e la condivisione in cui il Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana, sotto la direzione del prof. Alessandro Vella, condurrà nuove indagini nel sito coinvolgendo studenti, specializzandi e dottorandi; la Soprintendenza ABAP, con il supporto del Ministero della Cultura, garantirà la supervisione scientifica e la tutela dei ritrovamenti; la Diocesi di Latina continuerà a promuovere iniziative culturali legate alla figura di San Paolo e al cristianesimo delle origini. Mentre il Comune di Cisterna lavorerà al miglioramento dell’accessibilità e dei servizi e la Fondazione Caetani supporterà logisticamente le attività e ne curerà la comunicazione pubblica.
Tra gli obiettivi concreti dell’accordo ci sono la creazione di percorsi culturali integrati tra i principali siti, il potenziamento della segnaletica e dei trasporti, l’offerta di servizi culturali e spirituali integrati per cittadini, turisti e pellegrini.
«Gli scavi e i restauri in corso, promossi con fondi ministeriali, hanno portato a scoperte di grande rilievo – ha spiegato il soprintendente Alessandro Betori – come frammenti di iscrizioni altomedievali, che potrebbero costituire le prime testimonianze della presenza cristiana nel sito in relazione alla memoria di San Paolo. Questi risultati hanno dato vita a un nucleo di interesse condiviso tra più istituzioni».
Il prof. Vincenzo Fiocchi Nicolai (Università di Tor Vergata) ha aggiunto: «Abbiamo elementi che ci fanno ipotizzare la presenza di un edificio di culto: potremmo essere di fronte alla prima chiesa cristiana documentata nel sito».
Anche il presidente della Fondazione Roffredo Caetani, Massimo Amodio, ha sottolineato: «La valorizzazione di luoghi come Tres Tabernae e Ninfa è parte del nostro statuto. Con il supporto del PNRR continueremo a sostenere queste attività strategiche per il territorio».
Hanno relazionato sulle recenti scoperte e sul valore archeologico del sito, il prof. Vincenzo Fiocchi Nicolai su “Le memorie cristiane di Tres Tabernae: status quaestionis”, dott.ssa Daniela Quadrino (Soprintendenza ABAP) su “Recenti attività di tutela archeologica a Tres Tabernae e nel territorio di Cisterna”; dott. Alessandro Vella (Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana) su “Le indagini archeologiche del Pontificio Istituto: dai rinvenimenti alle nuove prospettive”; dott.ssa Chiara Arrighi (Soprintendenza ABAP) su “Il progetto conservativo nel sito archeologico”; dott.ssa Carla Buoite (Direzione Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio) su “La gestione degli interventi: dalla tutela alla condivisione”.
Per Mons. Crociata, Tres Tabernae rappresenta «un punto di riferimento radicato nella Bibbia e nella storia cristiana delle origini».
Il sindaco Mantini e l’Assessora alla Cultura Innamorato di Cisterna hanno affermato: «Oggi apriamo una stagione nuova, fatta di collaborazione, studio, cura e creatività. Perché la cultura, quando è condivisa e radicata, diventa davvero uno strumento di crescita civile, sociale ed economica. È un accordo che unisce eccellenze. Abbiamo l’onore e l’onere di costruire connessioni tra luoghi, saperi e persone. Lavoreremo per promuovere percorsi culturali integrati, potenziare la segnaletica e l’accessibilità, sviluppare servizi per il pubblico, coinvolgere le scuole e le comunità locali in un vero patto educativo con la memoria e l’identità.
Questo protocollo non è solo un’alleanza tra istituzioni. È una promessa alla nostra città: quella di restituire valore al nostro patrimonio, renderlo vivo, raccontarlo con dignità e con passione».
Ultimo aggiornamento: 21 giugno 2025, 09:59