Descrizione
Verrà presentato alla comunità, mercoledì prossimo, 7 febbraio alle ore 16.30 in Aula consiliare, il Patto Educativo di Comunità della città di Cisterna di Latina.
Interverranno il sindaco Valentino Mantini, l’assessora alla Cultura, Maria Innamorato, l’assessora all’Infanzia e alle Politiche Giovanili, Michela Mariottini, l’assessora alla Scuola Emanuela Pagnanelli, i dirigenti scolastici Nicolino Ingenito dell’I.C. L.Caetani, Nunzia Malizia dell’I.C. D.Monda-A.Volpi, Fabiola Pagnanelli dell’I.C. Plinio il Vecchio, Anna Totaro dell’I.I.S Campus dei Licei M.Ramadù.
A tenere a battesimo questo nuovo, importante strumento educativo sarà la psicoterapeuta, psicopedagogista e scrittrice Maria Rita Parsi, attuale componente dell’Osservatorio nazionale per l’infanzia e l’adolescenza, già membro del Comitato ONU sui diritti del fanciullo, autrice di oltre 100 libri di tipo scientifico, letterario e divulgativo, presidente della Fondazione Movimento Bambino Onlus.
Il Patto educativo per la città di Cisterna di Latina è finalizzato a creare i presupposti per la realizzazione di programmi e interventi integrati, finalizzati a contrastare e prevenire i fenomeni della povertà educativa, della dispersione scolastica e del disagio formativo, e intende restituire centralità culturale, civile e amministrativa, alla questione educativa intesa come responsabilità dell’intera comunità.
«Il Patto crea - affermano il sindaco Mantini e le assessore Innamorato, Mariottini e Pagnanelli - alleanze di elevato significato pedagogico/educativo e sociale tra le istituzioni e le organizzazioni presenti sul territorio e promuovono programmazioni esemplari e innovative relative alla prevenzione, al contrasto e alla rimozione dei fenomeni di dispersione e disagio scolastico agendo sulle molteplici cause e sui fattori di rischio attraverso azioni proattive, partecipative, di “capacitazione” e di accompagnamento della comunità locale che diventa comunità educante».
«Il Patto educativo promuove percorsi condivisi con l’adozione di azioni integrate e multidimensionali nelle aree di emergenza educativa e di sostegno alla genitorialità, attraverso interventi sistematici di educazione familiare, che si inseriscono in una prospettiva di “lavoro di rete” che coinvolga diverse istituzioni; di conoscenza e valorizzazione del territorio, attraverso azioni di orientamento e valorizzazione delle capacità della scuola di vivere e presidiare il territorio come opportunità di ampliamento delle occasioni e degli oggetti di apprendimento curriculare, disciplinare e interdisciplinare; di realizzazione di progetti che pongano al centro gli adolescenti e in particolare che intendano sviluppare la loro partecipazione attiva, l’utilità sociale e civile del loro agire sociale (Consiglio dei Giovani, Progetti di partecipazione attiva, Progetti di lettura, ecc.)».
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Ultimo aggiornamento: 20 marzo 2024, 17:07